Eolico rispettoso del paesaggio?

In Svizzera i rappresentanti del settore dell'energia e della tutela del paesaggio intendono impegnarsi per uno sfruttamento dell'energia eolica rispettoso dell'ambiente e hanno perciò concordato una serie di linee guida comuni per progetti di centrali eoliche. Con questo accordo entrambe le parti vogliono imboccare una nuova strada per lo sviluppo dell'energia eolica in Svizzera.

Come esempio di questo nuovo corso si può citare il previsto potenziamento del parco eolico del Mont-Crosin, sul Jura Bernese, attualmente il più grande parco eolico della Svizzera.  Il presupposto per la decisione di procedere all'ampliamento è uno studio basato su solidi fondamenti, commissionato dalla società di gestione del parco eolico, dalla Fondazione per la protezione del paesaggio e dai competenti uffici federali ad esperti/e neutrali.

In via di principio:

  • si dovranno utilizzare solo i siti che presentano condizioni di vento favorevoli e che dispongono di una buona dotazione di linee elettriche e strade
    accessibili tutto l'anno, mentre le aree protette e le posizioni esposte dovranno rimanere libere;
  • si dovrà evitare di costruire singoli impianti sparsi sul territorio, a vantaggio di parchi concentrati;
  • dovranno inoltre essere rispettate le distanze minime dagli edifici abitati, dai margini dei boschi e dalle acque naturali.

L'impegno comune della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, e della società eolica Juvent SA per uno sfruttamento appropriato dell'energia eolica, va considerato tenendo presente il forte aumento della produzione di energia eolica previsto in Svizzera per l'anno prossimo. Dal 2009, infatti, in Svizzera l'energia eolica verrà incentivata con una rimunerazione a copertura dei costi.

Sul piano mondiale, nel 2007 il mercato dell'energia eolica ha stabilito un nuovo record, con un aumento della potenza installata di circa 20.000 MW. Anche la Francia, ad esempio, sta cercando alternative all'energia nucleare e punta con maggior decisione alla costruzione di centrali eoliche.

In Italia, ricordiamo, esistono delle "Linee guida impianti eolici" di indirizzo nazionale che, nelle intenzioni degli autori, dovrebbero portare a regole condivise, riducendo il margine di discrezionalità presente nei processi di valutazione della compatibilità paesaggistica e ambientale dei progetti.

Le "Linee guida impianti eolici", emesse ad inizio 2007, sono state il frutto del lavoro congiunto della Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici del MiBAC e del Politecnico di Milano, con riferimento a quanto previsto dalla Convenzione Europea del Paesaggio, ratificata dal governo italiano con la legge 14 del gennaio 2006.

Invitiamo i produttori di impianti eolici operanti in Italia, le associazione degli Architetti paesaggisti (AIAPP, ANGiA, ecc.) a inviarci pareri sull'applicabilità delle Linee guida e di evidenziarci comportamenti "anomali" delle parti coinvolte.

ing. Gianfranco Padovan, Presidente EnergoClub

FontI: NZZ On LIne (tedesco) Cipra