Apporto delle FER sul bilancio energetico

L’apporto delle FER (escluse le assimilate) sul bilancio energetico nazionale non è quantificabile con certezza. Una loro fotografia parziale è desumibile da recente rapporto “Statistiche GSE sulle fonti rinnovabili in Italia 2008” pubblicato nel sito del GSE qualche giorno fa. E’ parziale perché si parla solo di energia elettrica e ci si limita al 2008. Una fotografia più aggiornata – ma in ogni caso parziale, per lo stesso motivo - la si ha recuperando i dati Terna del 2008 e dei primi sei mesi del 2009.
 
Queste le conclusioni del GSE.
-         23.859 MW è la potenza elettrica installata FER
-         58.164 GWh di energia prodotta da FER
-         +21% di produzione energetica in più rispetto al 2007
-         431 MW di impianti FV (ad inizio 2008 erano 87 MW)
-         18,2 % della produzione elettrica è da FER nel 2008
 
Qualcuno potrebbe cadere nella tentazione di dire che (a) se la potenza elettrica massima richiesta dal nostro sistema è poco meno di 60.000 MW (b) con una potenza installata da FER di circa 24.000 MW (c) allora le FER potrebbero contribuire per il 40%. Purtroppo non è così perché gli impianti alimentati da FER non erogano energia in modo continuativo e costante e, inoltre, l’erogazione non avviene in fase con la richiesta di energia. Questo capita con il FV che rappresenta ancora una quota marginale sul totale delle FER ma capita anche con l’idroelettrico dove l’erogazione nel periodo estivo può essere fortemente condizionato dalla disponibilità degli invasi.
In realtà l’apporto delle FER valutato in termini di energia prodotta e utilizzata è del 18,2% contro il 17,5% delle media UE-15. Questo nel 2008. E nei primi sei mesi del 2009?
 
Se andiamo a guardare i dati Terna dei primi sei mesi 2009 si ottengono delle conclusioni parziali sorprendenti:
-         35.061 GWh di energia prodotta da FER
-         21% dell’energia prodotta è da idrolettrico
-         3% dell’energia prodotta è da FV e eolico
-         +28,3% in più rispetto al 2007 dalle FER
-         26% della produzione elettrica netta è da FER (nei primi sei mesi 2009)
 
L’exploit (elettrico) nel 2009 è la conseguenza della recessione economico-produttiva da una parte e un anno eccezionalmente favorevole per l’idroelettrico dall’altra. Gli invasi nel 2009 sono gonfi ben oltre la media.
 
Si potrebbe osservare che con il permanere di tale situazione (le probabilità sono maggiori di zero) più a che pensare a nuove centrali dovremmo seriamente valutare di selezionare, tra quelle termoelettriche operative, quelle che sono da spegnere perché non possono assicurare un costo del kWh competitivo.
 
Il discorso precedente – attenzione – riguarda solo l’energia elettrica. L’energia termica – povera figlia/o trascurata/o – sembra non riesca a richiamare l’attenzione che merita. E’ pure ben noto che per produrre energia elettrica bisogna disporre almeno di energia termica.
C'è qualcuno che vuole rimediare a questa lacuna conoscitiva?
Scopriremo forse che gli obiettivi del pacchetto comunitari 20-20-20 per il 2020 non sono così poi distanti.
Sono ben altri gli obiettivi che l'Italia deve porsi sulle FER e sul risparmio ed efficienza energetica.
Enea, Ministero Ambiente, Ministero Sviluppo Economico ... se ci siete battete un colpo!
 
Gianfranco Padovan, Presidente EnergoClub